Nel 2014, Luigi Garlando ha voluto regalarci un pensiero personale sulla sua esperienza di condivisione della lettura con sua figlia Emma. Noi vogliamo condividerlo anche con voi.

Quando mia figlia Emma, che ha 3 anni, mi chiede di “giocare ai libri”, in genere non intende: “leggerli”.
Formiamo un serpentone di una ventina di volumi che attraversa il salotto e ci camminiamo sopra come fosse un ponte sospeso su un fiume di coccodrilli.
Guai a mettere giù un piede…

Per me i libri, da piccolo, erano oggetti distanti, che non incrociavo spesso.
Per Emma, da sempre, hanno la dignità e l’affidabilità di un giocattolo. Si sono conquistati da tempo un’amicizia definitiva, ben ricambiata. Tra l’altro, Emma sa che il suo babbo li scrive e quindi li maneggia come fossero degli strani parenti che spuntano in ogni angolo della casa. E poi, naturalmente, li sfoglia e li ascolta. Le storie escono dai libri, passano dal mio corpo e arrivano alle sue orecchie. E’ come l’acqua filtrata da un depuratore che esce più pulita e più ricca. Emma si fida della mia voce, della mia presenza, non ha motivo di credere che io le racconti qualcosa di falso o di preoccupante e attraverso i miei cambi di tono, i miei occhi e le mie espressioni, le viene più facile rappresentare la storia del libro e viverne le emozioni. Emma ha la fortuna di passare molte ore con una tata bravissima, Mariarosa, ex maestra elementare, che ama i libri non meno di me e ha più dimestichezza con la lettura ad alta voce. Presuntuoso come ogni papà, sospetto di avere la figlia di 3 anni dal lessico più evoluto del pianeta…
Scherzi a parte, sono certo che la facilità di espressione di Emma e la sua ricca tavolozza di termini c’entri molto con i libri che le abbiamo letto, più che con ciò che ha ascoltato dalla televisione. Anche per questa esperienza personale, e non solo per il fatto di essere uno scrittore per ragazzi, ho accettato ben volentieri l’invito a entrare nella squadra di Libringiro per aiutare a prendere quota l’iniziativa della lettura ad alta voce per bambini.

Il prossimo 31 maggio un’ottantina di valorosi volontari, che si sono addestrati con passione per la Giornata di Libringiro, terranno letture ad alta voce in 15 paesi del meratese. Con tutto il cuore, mi auguro che i nostri parchi e le nostre piazze si riempiano di bambini in ascolto. I genitori non li accompagneranno soltanto a divertirsi, ma anche a crescere.
Il giorno dopo, primo giugno, Emma compirà 4 anni.
Le regalerò senz’altro un nuovo libro, per prolungare il ponte che la tiene lontana dai coccodrilli.

Immagini tratte da "Cornelio" di Leo Lionni, Babalibri